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La rivoluzione verde del packaging

Alghe marine, miscele con fibre di legno, nanoclay e lignina, bucce d’avena ai funghi e semi di cacao: sono alcuni dei materiali “eco-friendly” più innovativi utilizzati per la realizzazione dei packaging alternativi alla plastica. Un mercato, quello del “green packaging”, che continua a crescere e che, secondo una recente ricerca pubblicata da Market Watch, raggiungerà a livello globale ben 154 miliardi di dollari entro il 2028 (+60%) raggiungendo un fatturato superiore a 413 miliardi, mentre in Italia le confezioni 100% riciclabili sono già cresciute dello 0,6% nel 2020.
Un boom economico reso possibile da ingenti investimenti in ricerca e innovazione mirati da parte di numerose aziende in tutto il mondo che stannonews.jpg varando soluzioni alternative alla plastica. Ma quali sono i materiali eco-friendly più innovativi utilizzati per i packaging? Packaging World ne elenca alcuni: si passa dalle alghe marine, studiate in India dal National Institute of Ocean Technology, alla miscela prodotta con fibra di legno, nanoclay e lignina dell’Università Aalto di Espoo in Finlandia, dalla carta riciclata, usata per eliminare circa 66 tonnellate di plastica l’anno, agli imballaggi realizzati con il sottoprodotto dei semi di cacao fino al sacchetto per il pane che incorpora bucce d’avena derivanti dal processo di macinazione del frumento. La “rivoluzione verde” è stata senza dubbio guidata da una rapida espansione del settore out-of-home, dato che mette in chiara luce come la produzione debba saper essere versatile per adattarsi alle nuove tendenze della clientela.
Gli imballaggi e i rivestimenti commestibili ed edibili, al momento, non sono destinati a sostituire integralmente i materiali tradizionali per il confezionamento per la conservazione prolungata degli alimenti, ma sono concepiti come una integrazione del confezionamento. La loro utilità è però quella di migliorare la qualità dei prodotti alimentari, prolungarne la durata di conservazione e avere un impatto economico inferiore rispetto ai costi di smaltimento degli imballaggi tradizionali.
L’importanza del packaging eco-friendly è una tematica fortemente sentita anche dai millennial: da una recente ricerca pubblicata su The Harvard Business Review è infatti emerso come il 65% dei giovani preferisca acquistare prodotti da brand che supportano la sostenibilità ambientale. E ancora, secondo un’indagine pubblicata su Forbes, 9 leader su 10 sono consapevoli del fatto che i giovani consumatori tendono a criticare in maniera aspra le aziende che non si attivano sul rispetto per il Pianeta. Il packaging sostenibile crea fiducia nei clienti e migliora la credibilità del marchio.
Le innovazioni per un Pianeta più pulito a partire dalla grande distribuzione non finiscono qui: addirittura il cemento, con l’aggiunta di sabbia e acqua, fornisce la miscela ideale per la produzione di barattoli sostenibili, mentre allo stesso tempo il Malay Mail parla dei funghi come equivalenti compostabili del cartone in grado di ridurre del 90% le emissioni di carbonio rispetto alla plastica e di raggiungere lo stadio di completa decomposizione in un arco temporale compreso tra 30 e 90 giorni. Ma non è tutto: biopellicole intelligenti e antimicrobiche sono state messe a punto, in collaborazione con l’Università del Salento, rendendo il film bioattivo con sostanze di origine naturale - lino, canapa, scarti di vegetazione olearia e di lavorazione del caffè. Grazie all’aggiunta di olio di cardanolo (derivato dall’anacardo) e di una molecola come la porfirina, queste bioplastiche presentano spiccate proprietà antiossidanti e antifungine. Inoltre, reagendo attivamente con l’atmosfera interna della confezione, le pellicole cambiano colore a seconda dell’ambiente acido-base con cui vengono a contatto, diventando così indicatori dello stato di conservazione del prodotto. Inoltre, utilizzando ossido di zinco e alluminio sono state sviluppate biopellicole dalle proprietà antimicrobiche particolarmente adatte per prolungare la scadenza dei prodotti, in linea con gli obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari dell’Agenda Onu 2030.

 

8 materiali più innovativi del “green packaging”
- Sottoprodotto dei semi di cacao
- Miscela di fibra di legno con nanoclay e lignina
- Biopellicole intelligenti
- Carta riciclata
- Bucce di avena
- Alghe marine
- Cemento
- Funghi

 

Antonella Leoci

 

Articolo tratto da Pizza&core collection N 109

Per sfogliare la rivista cliccare sulla copertina. Buona lettura


11/10/2021

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